Epilogo

Il K5 sfrecciava a tutta velocità verso MADHOUSE. A bordo c’erano il dottor Kevinson, alla guida, affiancato da Jason Bitter, e nel retro l’agente Tom Potara, Thomas Lisse, Malcolm McDoweld e il fuggiasco ormai inerme, Kenny Portland. Kenny era stato ammanettato poco prima, appena catturato in un vicolo di Jefferson City. Dopo averlo preso, Bitter, Kevinson e McDoweld, rintracciarono i due ‘colleghi’ Lisse e Potara, per poi ripartire verso casa.

Erano ormai sulla statale che li avrebbe portati a MADHOUSE, quando un’auto sportiva entrò nel campo visivo dello specchietto laterale del K5: qualcuno li stava inseguendo.

Il dottor Kevinson, preoccupato, vide l’auto alzare di colpo i fari, accecandolo e facendolo sbandare leggermente. Prima che il gruppo, compreso Kenny Portland, potesse rendersi conto di ciò che stava accadendo, l’auto speronò il furgone, facendolo finire fuori strada, e fermandosi con un violento colpo in un piccolo fossato ai bordi dell’asfalto.

«Che diavolo…» imprecò Kevinson, toccandosi la fronte sanguinate dopo l’urto. Anche tutti gli altri avevano subito un forte colpo. Pochi istanti dopo il portellone posteriore del K5 si spalancò, e quello che si presentò davanti a Malcolm, Tom e Thomas, fu dell’incredibile: nella semioscurità, illuminati solo dai fari dell’auto alle loro spalle, c’erano Donald Lowell e Trinity Shadow che si paravano di fronte a loro, armi in pugno. «Ma cosa…» farfugliò Kenny, ancora stordito. «Kenny! Malcolm! » urlò Donald. «Voi venite con noi!» Kenny e Malcom, non capivano bene cosa stava succedendo, ma furono felici di vedere i loro amici lì. Non avevano nessuna intenzione di tornare a MADHOUSE. Prima che la squadra Anti-Portland si riprendesse completamente, i quattro fuggitivi montarono sulla loro auto, una vecchia Cadillac, e sfrecciarono via, verso la libertà.

Il dottor Richard Kevinson, ripresosi dallo shock dell'incidente, scese dal furgone e si portò sul retro, dove trovò tutti gli altri.
«Non è possibile… sono fuggiti» disse sconvolto. Tutto ciò che aveva fatto negli ultimi mesi era stato sprecato in una manciata di minuti. «Cosa facciamo ora?» chiese Bitter attonito. «Torniamo a casa» sentenziò Kevinson, mentre Lisse e Potara si riprendevano. «Credo proprio che il progetto sia fallito».

I tre montarono sul K5, ammaccato sulla fiancata sinistra, e rimboccarono la statale ovest verso MADHOUSE.